Durante il periodo di lockdown i bambini potrebbero essere stati in maggior misura a rischio di sviluppare nuove lesioni cariose.

Durante il periodo di lockdown i bambini potrebbero essere stati in maggior misura a rischio di sviluppare nuove lesioni cariose.

Nel periodo di lockdown nell’apice della pandemia da Covid-19 sono accaduti diversi mutamenti nella routine familiare: genitori e bambini sono rimasti segregati in casa per diversi giorni.

I bambini sono stati costretti ad usufruire della didattica a distanza, rinunciando a vitali rapporti interpersonali con gli amici e compagni se non solo tramite telefoni cellulari o pc, e trascorrendo il loro tempo libero prevalentemente giocando al computer, non potendo svolgere attività sociali o fisiche/sportive.

Queste trasformazioni nello stile di vita, ha comportato maggiore disponibilità di cibo e bevande a casa da poter consumare per i bambini mentre giocavano al computer o per gli adulti mentre partecipavano alle riunioni online. Ne è nato una maggiore consumo dei pasti e spuntini con conseguente aumento di sostanze zuccherate.

Inoltre, eventuali cambiamenti del ciclo del sonno dei bambini potrebbero aver portato a mangiare più frequentemente di notte e ad avere ridotto la cura dell’igiene orale.

Di conseguenza, questi bambini potrebbero essere stati in maggior misura a rischio di sviluppare nuove lesioni cariose.

 

Tipologia di ricerca e modalità di analisi

In alcuni sondaggi è stato chiesto ai genitori di rispondere in forma anonima a un questionario relativo alle alterazioni delle abitudini orali dei loro figli, come la frequenza di mangiare, bere e di provvedere ad una sana igiene orale, i segni di stress e la richiesta di assistenza sanitaria orale durante il periodo di lockdown.

I bambini in questione sono stati inoltre sottoposti a visite odontoiatriche di controllo nelle cliniche o tramite i social media degli autori.

 

Risultati

308 genitori di bambini di età compresa tra 1 e 18 anni hanno risposto al questionario. Gli autori hanno riscontrato un’associazione tra il lockdown e l’aumento della frequenza di pasti la diminuzione della frequenza dell’uso dello spazzolino da denti e il rinvio dell’assistenza sanitaria orale.

Tra i bambini, durante il periodo di isolamento, l’11% ha mostrato più frequenti segni orali di stress, come disturbo temporo-mandibolare e stomatite aftosica. Nonostante i bambini di tutte le età mangiavano e bevevano più spesso lontano dai pasti, sono i più piccoli ad avere rivelato diagnosi di lesioni cariose aumentate durante il lockdown.

 

Conclusioni

Dai dati di questo studio, che devono trovare conferma in altri lavori analoghi, si può concludere che durante il lockdown molti bambini hanno cambiato le loro consuetudini nel mangiare, bere e lavarsi i denti in peggio che ha predisposto a un aumento del rischio di sviluppare carie.

 

Implicazioni cliniche

Durante le visite di controllo o di richiamo dopo la pandemia è tassativo condurre un colloquio dettagliato sui cambiamenti nelle abitudini di mantenimento della salute orale, e nei bambini ad alto rischio di carie i dentisti devono raccomandare più severe misure diagnostiche e preventive per scongiurare il deterioramento della loro igiene orale.

Inoltre, i dentisti dovrebbero porre maggiore enfasi nei colloqui motivazionali per aiutare i bambini a riprendere una routine più sana.

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