Implantologia: più informazione, meno pubblicità.

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Scrivo queste poche righe su invito di Paolo con cui collaboro, sotto un titolo provocatorio, nella speranza di togliere un pò della confusione creata dalla grande pubblicità, spesso ingannevole, fatta soprattutto dalle industrie produttrici e dai grandi gruppi odontoiatrici “low cost”.

L’implantologia è una metodica per sostituire denti mancanti. E’ il migliore? E’ l’unico?

No, è una delle tante scelte a disposizione del dentista che a volte risolve i problemi del paziente e del professionista, ma come tutti i piani di trattamento và valutata caso per caso.

Gli impianti sono delle radici artificiali. La stragrande maggioranza sono di titanio medicale perchè è un materiale biocompatibile (per capirci, lo stesso materiale delle protesi d’anca e ginocchio).

Sono di forma per lo più cilindrica o conica con una filettatura.

Per posizionare l’impianto è necessario un piccolo intervento chirurgico, praticato in anestesia locale, di durata generalmente non superiore a 60 minuti. L’intervento consiste in una incisione della mucosa e preparazione di un alveolo chirurgico dell’osso con frese calibrate, termina con la sutura.

Dopo l’intervento bisogna aspettare 2/6 mesi prima dell’inserimento della capsula perchè l’impianto sia osteointegrato: cioè ci sia una crescita di osso intorno alla fixture, infatti la tenuta dell’impianto al carico è un processo biologico attivo e non di sola frizione, che può non può avenire nel 2-3% dei casi, con eventuale “rigetto” dell’impianto stesso.

Se l’osteointegrazione è avvenuta si scopre l’impianto con una piccola incisione per connettere ad esso il moncone a cui verrà fissata la protesi vera e propria (corona).

I vantaggi di poter disporre di radici artificiali sono evidenti: soprattutto si possono confezionare delle protesi fisse dove prima si doveva applicarne una mobile oppure possono essere stabilizzate delle protesi mobili di cui i pazienti non sono soddisfatti.

Non tutti possono mettere impianti in quanto sono necessari requisiti anatomici minimi, quali spessore, altezza dell’osso, qualità della gengiva e masticazione.

Prima di tutto è necessario fare una buona diagnosi con uno studio radiologico efficacie (RX intraorale, OPT, TAC.)

L’insufficiente quantità ossea in molti casi può essere superata con accorgimenti chirurgici e protesici.

Per la durata dei risultati sono molto importanti anche gli effetti negativi della cattiva igiene orale e del fumo.

Concludo con uno slogan: se volete rimettere dei denti non guardate la televisione ma fatevi visitare!

Dr. Sergio Fagioli

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