Cura dei pazienti disabili con la mascherina del protossido

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Le disabilità sono una “costellazione” di persone: tante stelline che brillano ognuna diversa. Questo l’ho già scritto. Volevo solo ricordare come il protossido in “moltissimi” casi di disabilità (di qualunque età si tratti) permette di evitare cure molto più invasive, in ospedale. Normalmente i disabili, in giro per l’Italia, vengono curati in anestesia generale. Raramente c’è di meglio per loro. In alcuni casi i centri ospedalieri che se ne occupano sono in grado di fare cure come otturazioni, igiene, devitalizzazioni etc. In altri casi, l’unica cosa che sono in grado di fare sono solo ESTRAZIONI. E quindi una terapia tutt’altro che conservativa: tutto l’opposto, una terapia di mutilazione. Ma l’anestesia generale è pericolosa ed invasiva. C’è l’ospedalizzazione, la ripresa, il vomito, i disturbi, la paura. Per genitori e figli. Non occorre spendere molte parole su questo: c’è una differenza abissale fra mettere la mascherina del protossido ad un bambino, ad un adulto, ad un disabile, bambino o adulto che sia, e fare le cure in serenità, o trascinare questi soggetti in ospedale, addormentarli (in un caso su tantissimi, come tristemente noto, non si risvegliano più.. Mentre il protossido non ha MAI avuto NESSUN tipo di incidente in 60 anni di utilizzo in MILIONI di sedute odontoiatriche in tutto il mondo..) e aspettare tutti i sintomi, le paure, le angosce che ne conseguono, prima durante e dopo. Purtroppo il protossido è molto poco diffuso. Solo alcuni dentisti privati e pochissimi centri pubblici lo usano. Dove lo usavano magistralmente (vedi Corberi, il reparto del dr. Luigi Menozzi) i centri vengono chiusi, per ignoranza abissale dell’amministratore e cieca stoltezza. Tristissimo. Forse perchè costa. Forse perchè dedicarsi a questi soggetti è una missione che non tutti i dentisti “sentono”. Forse perchè l’ansiolisi non va di moda in Italia, da nessuna parte e non solo fra i dentisti, ma fra ben pochi medici, da nessuna parte o quasi. Forse perchè l’ansiolisi è appannaggio di dottori dotati di animo più sensibile. Sta di fatto che per i disabili, per i bambini e per gli adulti spaventati, la vita è.. dura un bel po’! Invece la mascherina RISOLVE, ogni giorno, per chi ce l’ha e la sa usare, tanti tanti casi. E RIDONA SALUTE ORALE. Nella sfera delle disabilità il successo è legato dalle condizioni generali del paziente, dalla gravità della sua situazione, ma anche e soprattutto dalle possibilità di comunicare con loro. I pazienti che non comunicano, sono pressochè impossibili da trattare. Ma tantissimi che prima venivano indirizzati alla totale, se i genitori o i parenti vengono a sapere che esiste queste tecnica (la sedazione cosciente inalatoria, o analgesia relativa secondo Langa, l’inventore, anni ‘40), possono cambiare letteralmente la loro vita (di pazienti e familiari) grazie a questo… Come avrete capito e come già ho detto, non sempre riesce. Con i bambini riesce quasi su tutti, ma con i disabili direi un 50% azzardato ipotetico. Sono quindi tantissimi i disabili che senza il protossido hanno come unica chance la “totale” (e talora come conseguenza logica ed inevitabile le estrazioni!!), mentre con la mascherina possono essere strappati dalla sala operatoria..!! La unica cosa è .. PROVARE. Spessissimo basta questo. Se si potesse usare in ambulatorio l’Hypnovel, un farmaco permessissimo all’estero in ambulatorio perchè assolutamente sicuro da maneggiare, e stoltamente vietato in Italia) come è stato sperimentato in decenni dal grande maestro Menozzi al Corberi di Milano, quasi nessun disabile sfuggirebbe alle cure in ambulatorio e quasi nessuno dovrebbe andare più in sala operatoria.. Solo col protossido le chances sono un po’ minori, ma enormi comunque. Basta appunto provare, e con un po’ di amore e pazienza si possono curare tanti ragazzi, che già di sfortuna ne hanno avuta tanta. Rimando ai numerosissimi articoli su questo sito fatti da me sulla sedazione col protossido per ulteriori delucidazioni su questa tecnica, semplice sicura, innocua. Paolo Passaretti

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