Criminalità organizzata e studio odontoiatrici in franchising. Il presidente CAO chiede il coinvolgimento della Commissione Antimafia

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Giuseppe-Renzo-CAOLe possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel mercato del franchising odontoiatrico preoccupano la CAO nazionale che chiede audizione davanti alla Commissione Antimafia.

Quale Presidente della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri della FNOMCeO, organo ausiliario della pubblica amministrazione che vede iscritti ai propri Albi tutti i 60.000 legittimi esercenti la professione odontoiatrica -scrive il presidente CAO Giuseppe Renzo al presidente della Commissione On. Rosy Bindi-  sono a chiedere formalmente un’audizione davanti alla Commissione da Lei presieduta sulle tematiche dell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica e sulle ipotesi di riforma dell’art. 348 c.p. che attualmente sanziona in modo non certamente dissuasivo l’esercizio abusivo stesso“.

“In particolare -continua la nota- chiedo di essere ascoltato sul problema del presunto riciclaggio di denaro “sporco” attraverso il mercato del franchising odontoiatrico come risulta anche dal recente rapporto Eurispes “Odontoiatria e sistemi regionali a confronto” del settembre 2014″.

Rapporto che, ricorda il presidente CAO evidenza come “il Comando Carabinieri per la tutela della Salute ha verificato che affiliati alla ”’ndrangheta” stanno investendo in tale campo al fine di riciclare denaro sporco”.

La preoccupazione del presidente Renzo è verso “una nuova attenzione della criminalità organizzata su un settore che viene considerato particolarmente attraente e possibile fonte di nuovi investimenti e nuovi guadagni”, il tutto in funzione “di tutelare la salute dei cittadini“.

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