Carie, denti mancanti, malocclusioni e predisposizione ad Alzheimer e demenza senile

Voglio qui riassumere in poche parole il significato di moltissimi articoli che ho letto ed anche pubblicato nel sito, negli ultimi anni,  in cui si evidenzia un legame ed una relazione sempre più stretta fra la salute orale, in diversi suoi aspetti, e la salute generale del corpo umano.

Ad esempio si è visto che avere infezioni dentro la bocca sia di origine parodontale gengivale che dovute a carie trascurate o malcurate, predispone ad accidenti cerebrovascolari ma anche decadimento cerebrale oltreché una serie di altri guai come ad esempio il parto prematuro.

E si è visto anche che una malocclusione, ma per malocclusione si intende anche sicuramente una condizione di mancanza di uno o più elementi dentari  importanti, deputati alla masticazione, predispone ad Alzheimer e demenza senile precoce. Questi ragionamenti non devono spaventare, o costringere ad avere cura del proprio corpo bocca compresa, però queste ricerche scientifiche dovrebbero far riflettere molto bene ciascuno di noi. Quindi, come ripetuto innumerevoli volte, è necessaria un’eccellente igiene orale personale domiciliare, accompagnata da seduta di igiene professionale periodica con cadenza individuale in base alla propria situazione parodontale ed inoltre non trascurare le infezioni del cavo orale, di nessun tipo.

Bisogna avere il coraggio di curare i propri denti e fare estrazioni quando ritenuto necessario dal proprio odontoiatra. I denti che mancanti vanno sostituiti,  così come è importantissimo il trattamento ortodontico (più precoce possibile) per i bambini, non ascoltando il classico luogo comune di aspettare che il bambino abbia cambiato tutti i denti. Questo perché c’è una relazione fra occlusione, anzi malocclusione, e sviluppo cognitivo.

D’altronde non è difficile immaginare come la bocca, fonte del nutrimento primario, zona estremamente ricca di terminazioni nervose sensitive e motorie (ad esempio molte va molto di più di quelle che vanno da un ginocchio di un piede)  sia al centro di dinamiche complesse e collegate con il resto dell’organismo.

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