Byte e prestazioni atletiche

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Come già spiegato in altri piccoli articoli (vedi articolo) noi sappiamo che c’è una relazione possibile fra una malocclusione dentale è una serie di disturbi alcuni dei quali possono essere seri e limitanti la salute di una persona. Questi disturbi vengono chiamati DCM ovvero disturbi cranio mandibolari. Fanno parte della sindrome di Costen (vedi articolo). Si tratta di possibili ripercussioni della malocclusione in distretti distanti dalla bocca. Come ad esempio la postura della colonna vertebrale.

Fra queste condizioni patologiche possiamo annoverare anche la diminuzione delle prestazioni sportive in atleti amatoriali o di livello. Infatti la forza di alcuni gruppi muscolari può essere influenzata da complesse relazioni fra occlusione e articolazione temporo mandibolare e equilibrio, forza, coordinazione, tensioni muscolari etc. Anche i muscoli collegati con la respirazione e l’apporto di ossigeno possono dunque risentirne. Pensiamo che la malocclusione tende a creare tensioni muscolari costanti in vari distretti corporei. Se certi muscoli sono sempre sotto stress, si comprende come poi la prestazione sportiva possa risentirne.

La soluzione è il byte gnatologico che allevia e risolve per lo più questi effetti dannosi della malocclusione anche in adulti e, appunto, sportivi, laddove talora essendo appunto adulti, non è più possibile correggere la malocclusione stessa. Non è un caso che la scienza gnatologica nacque attorno al 1940 in USA osservando atleti della NBA cioè basket che non avevano le prestazioni previste. Si scoprì che erano affetto da malocclusione e si inizio la ricerca sul byte etc.

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