Uno studio italiano condotto su un ampio campione di bambini ha messo in luce una significativa associazione tra malocclusioni dentali e la postura, in particolare la flessibilità della colonna vertebrale. La ricerca, che ha coinvolto 87 bambini con un’età media di otto anni, si è concentrata su quelli con morso incrociato posteriore monolaterale e li ha confrontati con un gruppo di controllo di bambini con occlusione normale. Lo studio ha utilizzato degli strumenti per analizzare i movimenti mandibolari durante la masticazione di cibi sia molli che duri, e un sistema elettronico per valutare l’allineamento della colonna vertebrale.
Differenze nei modelli di masticazione e flessibilità della colonna
I risultati hanno mostrato chiare differenze tra i bambini con morso incrociato e quelli del gruppo di controllo. Nei bambini con morso incrociato, i modelli di masticazione erano caratterizzati da un maggior numero di anomalie, in particolare con cicli di masticazione invertiti sul lato del morso incrociato, specialmente nel caso di cibi duri. Questa alterazione è stata attribuita a una compensazione del sistema stomatognatico, che cerca di adattarsi alla malocclusione per migliorare la funzionalità durante la crescita.Dal punto di vista della postura, è stato osservato che la flessione laterale della colonna vertebrale nel gruppo con morso incrociato differiva significativamente tra i lati: il lato corrispondente al morso incrociato risultava più flessibile. Al contrario, il gruppo di controllo non mostrava differenze significative nella flessibilità della colonna.
Impatto del trattamento del morso incrociato
Un dato di particolare interesse emerso dallo studio è stato che, dopo il trattamento correttivo del morso incrociato, sia i modelli di masticazione che la flessibilità della colonna vertebrale si sono normalizzati, diventando simili a quelli osservati nel gruppo di controllo. Questo suggerisce che la correzione della malocclusione non solo migliora la funzione masticatoria, ma ha anche un effetto positivo sulla postura e sulla flessibilità del rachide.Relazione tra mandibola e colonna vertebrale
Non è un singolo dente, ma la posizione della mandibola a influenzare la postura e la flessibilità della colonna vertebrale. Il morso incrociato posteriore monolaterale altera le relazioni spaziali in tutti e tre i piani, richiedendo una complessa compensazione che coinvolge la funzione masticatoria e l’attivazione muscolare. Non tutte le malocclusioni hanno un impatto così significativo sulla masticazione, ma il collegamento tra mandibola e colonna vertebrale suggerisce una sinergia tra i due sistemi, specialmente quando un’alterazione funzionale provoca uno squilibrio nell’intero sistema posturale.I bambini osservati non presentavano asimmetrie strutturali della colonna vertebrale, ma uno squilibrio funzionale del sistema stomatognatico, che ha portato a un coinvolgimento del sistema posturale nel tentativo di ristabilire l’equilibrio.
Implicazioni per un approccio multidisciplinare
La scoperta di una connessione tra malocclusioni e postura mette in evidenza l’importanza di un approccio multidisciplinare nel trattamento dei disturbi dentali, in particolare durante le fasi di sviluppo. Comprendere come una malocclusione possa influenzare la dinamica della colonna vertebrale può portare a terapie più efficaci, coinvolgendo non solo dentisti e ortodontisti, ma anche specialisti in postura e fisioterapisti per un trattamento integrato e completo del paziente.In sintesi, lo studio rafforza la necessità di considerare il ruolo della postura nella diagnosi e nel trattamento delle malocclusioni dentali, sottolineando l’importanza di una visione globale della salute del bambino.
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