Capita spesso purtroppo che vengano alla mia osservazione bambini che hanno avuto precedenti esperienze negative in uno studio dentistico.
Un dentista, magari con molta buona volontà e fidandosi del primo approccio col bambino che ancora non sa nulla della cura dentistica, e quindi è tranquillo e fiducioso, intraprenda la cura del dente senza sufficienti accortezze. Quindi poggia il trapano sul dente senza anestesia, forse perchè pensa che la carie è piccola e il dente non sentirà nulla. O per paura di fare l’anestesia (sia perchè pensa che l’anestetico non va bene per un bimbo così piccolo che avrà difficoltà a smaltirlo, sia perchè teme che il bimbo sentirà l’ago e smetterà di collaborare). Queste sono storie che mi vengono costantemente riferite dai genitori di questi bambini che, ormai terrorizzati, vengono da me sperando di riuscire a curare quei dentini senza stress. Non voglio sembrarvi presuntuoso, ma avendo io dedicato la mia vita professionale ad essere più possibile indolore (per tutte le età, per tutti i bambini da zero a 99 anni), ormai ho questa “fama” più o meno meritata, di dentista indolore. Cioè, visti i miei accorgimenti per la parte pediatrica, la sedazione cosciente con protossido, l’ozonoterapia dentale, e tutte le altre frecce all’arco che mi consentono di approcciare più delicatamente possibile a questi soggetti, i miei studi di odontoiatria pediatrica ed ortodonzia infantile, mi capita molto frequentemente di dover recuperare alla collaborazione dei soggetti (anche adulti fobici che queste esperienze le hanno vissute chissà quanto tempo prima, e li hanno condizionati per tutta la vita) difficilmente collaboranti. Questo non significa assolutamente che bisogna avere chissà quali attrezzature o specializzazioni per curare un paziente di qualunque età senza stress e dolore. Questo viene ottenuto ogni giorno da tantissimi dentisti, in ogni parte del mondo sulla stragrande maggioranza di pazienti anche bimbi piccoli. Ogni soggetto è diverso, e ci sono individui ipersensibili. Oppure, come dicevo prima, anche piccole mancanze di adatti accorgimenti possono giocarci la collaborazione di soggetti meno predisposti alla collaborazione. Ma bisogna tenere presente che, volendo fare una immaginaria statistica, su 10 bambini di 5 anni, per fare un esempio, il dentista che opera con gentilezza e adeguati accorgimenti, può trattare 3-4 di questi bambini senza che loro abbiano stress. Chi ha la anche la sedazione con protossido oltre gli accorgimenti di cui prima, può arrivare a 6-8 su 10. Con l’ozono, oltre al resto, si arriva a 8-9. Ma 10 su 10 non ci arriva nessuno.
Questo significa che se il caso è particolarmente disastrato dal punto di vista della odontofobia e della collaborazione, ci sono soggetti (ho fatto l’esempio di un bambino di 5 anni, ma vale, come sempre per ogni bambino da 0 a 99 anni) che non si riuscirà a curare e trattare. In questi casi la salute orale avrà una rapida grave decadenza. Se si tratta di bambini in cui è stata instaurata una fobia da parte di dentisti poco accorti, l’unica speranza è l’attesa: infatti col passare del tempo il bimbo matura e può in qualche caso diventare collaborante. In altri, il ritardo dura per tutta la vita. E nel frattempo i denti si rovinano. Ci sono adulti che resistono a dolori allucinanti e ad infezioni gravissime pur di non andare dal dentista. Lo stesso bambini anche. Da tutto ciò si evince l’enorme importanza di prevenire lo stress della seduta dal dentista: questo si ottiene con tanti accorgimenti e con l’ausilio fondamentale del protossido e della mascherina della sedazione cosciente. Se abbiamo detto che il recupero di questi casi di soggetti (di tutte le età) che sono stati terrorizzati precedentemente da dentisti inaccorti è estremamente difficile e non sempre riesce, possiamo ben capire come sia importante (analogamente ad ogni tipo di problema di salute) prevenire che ciò accada ! Se partiamo dalle età infantili, dove è più probabile che si instauri il trauma predisponente alla fobia, dobbiamo considerare che un bambino apparentemente tranquillo, poi non lo è affatto, o che un bambino che collabora per alcune prime sedute, poi smette di collaborare e si terrorizza all’improvviso e non c’è più niente da fare. Il motivo sta spesso nel fatto che il bambino più è piccolo e meno è razionale e più è sensoriale, vive in un mondo in cui il principale sistema di conoscenza del mondo stesso sono i sensi, odori, sapori rumori, colori etc. E quindi basta anche solo un sapore sbagliato di una medicazione o una manovra inaccorta che il bambino si terrorizza o si indispettisce e tutto il rapporto si perde. La seduta dal dentista non è per nessuno l’equivalente di una passeggiata al mare.. E’ come fare una faticosa rampa di scale a piedi, meglio dare la chiave dell’asensore a tutti! La risposta a tutto questo è la tecnica della sedazione cosciente (associata alle altre tecniche importantissime di approccio) che previene questi fenomeni descritti. Quindi secondo questo principio, tutti i bambini sono candidati ad essere preferibilmente curati in sedazione all’inizio, salvo poi pian piano abbandonare questa tecnica quando la collaborazione è assicurata definitivamente perchè lo stress è stato prevenuto ed evitato. Anche bambini o soggetti dall’apparenza tranquilli e non inclini ad ansia, se trattati sin da subito dalla prima seduta con la mascherina, possono così prendere la massima fiducia nella poltrona del dentista che verrà vista così come luogo tranquillizzante e non di paura. Rimando in altra sezione di questo sito la completa descrizione degli affetti sedativi e analgesici del protossido d’azoto, ma confermo qui la assoluta opportunità di non limitarsi ad usare questa tecnica nei soli casi difficili, ma, come ho spiegato, per evitare che un caso diventi difficile!! Per prevenire che subentri, anche solo per piccoli particolari che non vanno come dovrebbero andare, la paura stress ansia. Quindi io propongo ed uso, per i suoi incredibili effetti benefici, la sedazione inalatoria gassosa nel 99 per cento dei miei pazienti, sia che essi siano un caso nuovo, “vergine” sia che si tratti di un tentativo di recupero di un caso.. disastrato. Pochissimi dentisti illuminati (e pochissimi reparti di odontoiatria pediatrica ospedalieri, autentici sepolcri imbiancati, dove viceversa, talora, a dispetto delle apparenze o di quello che vogliono far credere pubblicamente, i bambini poco collaboranti all’atto pratico poi vengono tenuti “mani e piedi” con sistemi coercitivi, dalle precise testimonianze dei bambini che poi vengono da me) in Italia purtroppo hanno questi accorgimenti verso i propri pazienti di ogni età. La tecnica sedativa parla dell’amore che il dentista ha per i suoi piccoli pazienti da zero a novantanove anni e per la sua professione. E’ un optional che la dice molto lunga di come il dentista considera le persone che gli arrivano di fronte. Occuparsi della ansiolisi è un obbligo morale e fra breve diventerà un obbligo anche legale. Rendiamoci conto che, se riprendiamo la mia pseudo-statistica, quei 2-4 bambini su 10 (o anche adulti fobici) che sfuggono alle cure, sono candidati a trattamenti ospedalieri, alla anestesia totale, alla sedazione endovenosa, ai ricoveri, alla bonifica mutilante in bocca delle estrazioni molteplici , alla perdita della salute orale, talora per tutta la vita. Vale bene quindi la pena di prevenire tutto ciò e cercare di portare verso 10 su 10 la statistica del successo.
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