La lingua, come ogni altro organo del nostro corpo, non può essere considerata come a se stante, ma deve essere inserita in un quadro globale
La lingua: cos’è e come funziona.
La lingua costituisce la parete anteriore dell’orofaringe. Ha una superficie dorsale formata dalla mucosa linguale che anatomicamente viene suddivisa in due parti: il corpo e la radice della lingua, o porzione orale e porzione faringea. Esse vengono divise da un solco a V rovesciata chiamato solco terminale, il cui apice costituisce una piccola cavità detta fondo cieco. Posteriormente trae rapporti con l’osso ioide e anteriormente con un filamento sottile detto frenulo.
Perché la lingua è l’organo deputato alla sensibilità gustativa per eccellenza? La lingua è dotata di papille gustative e proprio grazie a queste rappresenta il principale organo del gusto. Essa svolge la funzione di impastare il cibo con la saliva e di spingerlo sotto i denti affinché venga triturato, e quindi spinto giù per l’esofago.
Come è organizzata la muscolatura della lingua?
La muscolatura linguale si divide in due macro-famiglie:
Muscolatura estrinseca:
- Muscolo genioglosso: La contrazione dei suoi fasci anteriori arretra e piega verso il basso la punta della lingua; la contrazione invece dei fasci posteriori spinge la lingua fuori dalla bocca e infine, la contrazione del muscolo nel suo complesso abbassa e appiattisce la lingua.
- Muscolo ioglosso: La sua contrazione tira la lingua in basso e indietro
- Muscolo stilo glosso: La sua contrazione tira la lingua indietro e in alto
- Muscolo palatoglosso: Durante la deglutizione e la fonazione, la contrazione di questo muscolo blocca la comunicazione tra la cavità orale e la faringe.
Muscolatura intrinseca: è formata da fasci di fibre posti su tre piani e differenziati in fasci longitudinali, trasversali e perpendicolari:
- I fasci longitudinali sono a loro volta distinti in superiori e inferiori, si estendono dalla radice della lingua alla punta e lungo i margini laterali della lingua sono accomunati con le fibre terminali dei muscoli stiloglosso e ioglosso.
- I fasci trasversali scorrono da un margine all’altro della lingua e in corrispondenza della radice sono strettamente connessi con le fibre del muscolo palatoglosso; in tal modo formano uno sfintere che chiude l’istmo delle fauci durante la fase di predeglutizione.
- Le fibre verticali sono poste tra la superficie dorsale e quella ventrale. La totalità dei fasci intrinseci originano e terminano all’interno dell’organo linguale, e in parte sono ancorati allo scheletro fibroso di questo. Ed è proprio grazie a questi che la lingua può accorciarsi, ispessirsi e appiattirsi. La lingua rappresenta l’organo principale dell’apparato stomatognatico.
Anatomia dell’apparato stomatognatico
Per apparato stomatognatico si intende un complesso anatomo-funzionale formato da organi e tessuti con funzioni respiratorie, digestive (salivazione, masticazione, deglutizione) e relazionali (fonazione, mimica).
Lingua e Postura: questo organo apparentemente così piccolo influenza tutto il corpo!
In condizioni afisiologiche, la lingua modifica il suo assetto andando a colmare gli spazi verticali, anteriori e laterali presenti all’interno della bocca. In questo modo si vengono a verificare situazioni che si ripercuotono sull’intero corpo; tra queste si annoverano le mal occlusioni dentali, i quali effetti si possono osservare non soltanto a livello buccale, ma anche in senso posturale più ampio.
Inoltre, anche le variazioni del tono muscolare linguale possono rappresentare la conseguenza di alterazioni posturali di altri distretti corporei. Si è potuto osservare che la correlazione funzionale più immediata ed evidente, è tra la lingua e le prime vertebre cervicali, in particolar modo con la prima e cioè l’atlante.
La lingua partecipa a: deglutizione, masticazione, respirazione e fonazione.
È stato osservato che in media, si eseguono tra i 1500 e i 2000 atti deglutitori giornalieri. La deglutizione corretta è effettuata mediante la pressione della lingua contro il palato; in questo modo, durante la fase di sviluppo e di crescita dell’individuo, si vanno conformando le arcate dentali.
Una corretta fisiologia linguale, implica che oltre a una deglutizione corretta, avvenga anche un adeguato sviluppo del viso, accompagnato da una postura equilibrata e da assenza di sintomatologia a carico degli organi e delle strutture correlate ad essa. La lingua, come ogni altro organo del nostro corpo, non può essere considerata come a se stante, ma deve essere inserita in un quadro globale. Ciò sta a significare che la sua posizione all’interno della cavità orale è in grado di influenzare in maniera sistemica, tutti gli apparati del corpo come la colonna vertebrale, il piede, ecc…
Deglutizione atipica: cos’è?
Nell’adulto, a riposo, la punta della lingua tocca la papilla retroincisale, in un punto denominato spot palatino; nella deglutizione atipica, detta anche fisiologica o deviata, essa spinge invece contro gli incisivi superiori.
Inoltre in questo tipo di deglutizione alterata, si può osservare una contrazione delle labbra e del muscolo mentoniero, cosa che invece non accade quando si ha una deglutizione normotipo.
Così si ha una lingua che in molti casi si va a infilare tra i denti, in modo da sopperire al morso aperto; in altre situazioni invece, la deglutizione avviene a denti separati. Inoltre non avviene alcuna contrazione a livello dei muscoli masseteri.
Cosa comporta una deglutizione scorretta?
L’alterazione funzionale della lingua può conseguentemente catenare differenti sintomatologie; tra queste possono verificarsi:
- Cefalea muscolo tensiva ed emicrania;
- Pressione o algia auricolare e acufeni;
- Vertigini;
- Patologie alle vie respiratorie;
- Dolore vertebrale, principalemente della zona cervicale;
- Dolore in corrispondenza dell’articolazione temporo-mandibolare;
- Stanchezza cronica, irritabilità, ansia e stress.
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