Le situazioni di diversa abilità sono una costellazione, un firmamento. Casi molto diversi l’uno dall’altro sia per la situazione clinica che per l’anima di ognuno di questi bambini che è singola e a sè stante. Dietro ad ogni malattia c’è un vissuto individuale che porta ad una grande diversificazione della personalità di queste persone. Quindi nulla è standard nel cielo delle stelline luminose che illuminano la vita di questi piccini.
Ieri ho curato i denti con grande amore di una bambina di 14 anni, Natasha, che era stata trattata altre volte con l’anestesia generale. Ma questa procedura le aveva provocato due volte un arresto cardiaco, legato alla individualità della sua particolare situazione personale. Con la mascherina del protossido d’azoto (la sedazione cosciente di cui tanto ho scritto) tutto è andato completamente tranquillo. La totale innocuità di questa tecnica, che in questo caso è riuscita benissimo, solamente con un po’ di pazienza da parte delle straordinarie persone che mi aiutano in studio, ha strappato alla anestesia generale, ed al suo oblio (e -chissà- forse ad un sonno senza ritorno) una bambina che è stata allegra e felice nelle mie mani delicate e prudenti. Stavolta è andata bene. Altre volte non è andata così, i casi sono tanto diversi, non classificabili, imprevedibili. Moltissime altre volte ancora, si, come stavolta. Si sono lasciati curare tranquilli. Se consideriamo -una volta per tutte- che possiamo dichiarare che l’areosol ossigeno-protossido non solo non fa male, ma fa MOLTO BENE, abolendo la maggior parte dello stress, della adrenalina (dannosa per pressione, circolazione, cuore, scatenante di asma ed epilessia e di una infinità di mali latenti o manifesti) giungo, dopo averlo usato dal lontanissimo 1989 a pormi ancora una volta la domanda di come mai è così poco diffuso. Solo la profonda ignoranza dei medici che non lo conoscono, che non conoscono la analgesia relativa secondo Langa (1940, U.S.A.) spiega come mai Natasha era stata dichiarata incurabile dai locali reparti ospedalieri che dopo due arresti cardiaci avevano gettato la spugna. E il mal di denti e le infezioni erano inarrestabili, gli antibiotici non bastavano più ed avevano rovinato l’intestino della bambina. Questi medici, che mi conoscono bene, non avevano pensato a mandarla da me, che sono uno dei pochi cultori della mia regione. Chissà perchè? Forse perchè un privato non è all’altezza di un centro ospedaliero. Certo, le attrezzature costano e i gas anche. Ed il tempo non è quello di fare una rapida e redditizia cura su un adulto collaborante, ma io mi sono sempre sentito Medico. Quello che volevo era curare le persone, farle star bene. Con Nattie ci sono riuscito. E così con una infinità di bambini, anche piccolissimi, cui i dolcuimi del nostro effimero secolo avevano rovinato la vita, assieme alle notti dei loro genitori. Ed anche tanti adulti che da bambini avevano sofferto e non riuscivano a dimenticare più. A molti di loro il protossido ha ridato il sorriso, la capacità di masticare, di gustare uno dei piaceri della vita, il cibo, e la salute. Il protossido non fa miracoli sempre. Il più delle volte si, ma specie per queste stelline così diverse c’è da provare caso per caso. La vita di un bambino diversamente abile e dei suoi genitori non è sempre semplice e questo può essere un piccolo-grande aiuto da tentare. L’anestesia generale, con i suoi pericoli è come una strega cattiva da scacciare, se ci si riesce, soprattutto perchè ciascuno di noi, nel corso della vita può avere tante volte bisogno di curarsi e mantenere sana la bocca che è una parte così importante.. Non ci si può ricorrere così facilmente se c’è questa tecnica così delicata e innocua. Ci pensino i colleghi che hanno a cuore i loro pazienti.
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