Nell’ambito della prevenzione delle malocclusioni, c’è una situazione che merita un approfondimento. La condizione che un bimbo abbia una prevalenza di respirazione orale. Tutti noi se siamo raffreddati, ovviamente usiamo temporaneamente la bocca perchè il naso è chiuso. Ma se un bambino fa questo in condizioni di buona salute, anche d’estate, in assenza di malattie da raffreddamento, questa è una cosa che va prontamente approfondita ed eventualmente trattata. Lo si può capire osservando il bambino in condizioni di relax, come ad esempio mentre guarda la tv oppure di notte quando dorme. Questa condizione può essere accompagnata talora da russamento o altri rumori strani. L’aspetto del bimbo sarà quello della “facies adenoidea”, ovvero Il bambino mostra un viso allungato, la tendenza ad aprire la bocca e può essere audioleso. Noi sappiamo che le cause delle deformazioni del palato, della mandibola, cioè le malocclusioni etc sono causate spesso da fattori ereditari. Ma ci sono condizioni acquisite, le cosiddette abitudini viziate, che sono una potentissima causa di malocclusione che possono essere corrette prevenendo così (a seconda della età in cui vengono “intercettate”) la necessità dell’uso dell’apparecchio ortodontico, oppure, almeno, limitarne poi l’uso velocizzando la correzione. Ma ci sono situazioni in cui queste abitudini viziate sono così forti e radicate che se non si riesce ad correggerle, impediscono concretamente la correzione completa e predispongono alla recidiva, cioè che quando si smette il trattamento ortodontico, la correzione eventualmente ottenuta si perda perchè persiste LA CAUSA. Altre abitudini viziate sono i difetti della postura della lingua (deglutizione atipica), generate spesso da uso improprio di ciuccio e biberon. Di queste si parla diffusamente in altri miei articoli presenti in questo stesso sito. Si tratta spesso di vizi profondamente legati fra loro perchè, ad esempio, una respirazione orale crea anche molte volte una postura errata della lingua e così via. Si tratta quindi di circoli VIZIOSI che bisogna interrompere più presto possibile. Gli specialisti preposti a queste terapie sono, oltre l’ortodontista stesso, l’otorino o il foniatra e la logopedista, con i suoi esercizi. Tornando alla respirazione orale, per capire come possa interferire con la corretta crescita del palato e delle arcate dentali, basta pensare che il palato è anatomicamente in strettissima relazione con le vie aeree superiori, il rinofaringe, le cavità aeree e tutto ciò che NON viene stimolato nella crescita se non viene usato. Come accade appunto nella condizione di prevalente respirazione orale. La lingua starà in una postura abbassata (semplicemente per permettere all’aria di passare, se viene usata la bocca per respirare) e quindi stimolerà la crescita in modo errato della mandibola e non poggiando e spingendo sopra nel palato (come dovrebbe avvenire), si creerà il circolo vizioso che mancherà un altro potente stimolo alla espansione del palato stesso. Le cause della respirazione orale, ovviamente risiedono in problemi di carattere otorinolaringoiatrico come adenoidi ingrossate, deviazioni del setto nasale, “rigonfiamento del tessuto linfatico normalmente presente nel rinofaringe (quello spazio posto dietro il naso e il palato che fa parte delle vie aeree) e fanno parte del cosiddetto anello del Waldayer che comprende oltre alle adenoidi le tonsille palatine e il tessuto linfatico faringeo e che rappresenta uno dei meccanismi di difesa dell’organismo contro le infezioni delle alte vie respiratorie. Le adenoidi sono frequentemente presenti nei bambini a causa delle frequenti infezioni che determinano un ingrossamento di questi tessuti linfatici a difesa delle vie aeree superiori. Tutto ciò può essere molto subdolo perchè può verificarsi anche in assenza di malattie conclamate. Cioè il bimbo non si ammala, sta apparentemente bene.. Se queste condizioni portano a frequenti situazioni di malattia, febbre e quant’altro, richiamano l’attenzione dei genitori, dei pediatri e degli otorino. Ma spessissimo purtroppo questa situazione viene fortemente sottovalutata, cioè se il bimbo sta bene, non si ammala, non viene trattata. Ma dobbiamo riflettere molto sul fatto che la condizione di respirazione orale non ha influenze negative solamente sulla parte che riguarda il dentista ortodontista e cioè, come dicevo, sullo sviluppo delle arcate e la genesi delle malocclusioni. Infatti un bimbo che ha una respirazione prevalentemente orale, è costantemente ipo-ossigenato, sviluppa poco il torace, può essere svogliato a scuola, sviluppare deficit dell’attenzione o turbe del sonno o del carattere, avrà poche chances nella attività sportiva, e quindi in definitiva crescerà male e di meno… Quindi questa condizione che purtroppo nella mia pratica clinica, come ripeto, vedo spessissimo sottovalutata da tutti, può creare danni notevoli oltre che alle arcate, anche in tanti altri distretti inerenti la salute generale del bambino. Un otorino che vada oltre la clinica e si preoccupi di curare questi banbini anche se.. non si ammalano, potrà risolvere la situazione, non necessariamente con interventi invasivi ma alle volte con semplici cure termali, aereosol, cure mediche, omeopatia, vaccini etc etc. Un esame molto significativo, per niente fastidioso, potrà MISURARE con precisione il grado di ostruzione delle vie aereee superiore che sta alla base della respirazione orale. Si chiama rinomanometria. Per terminare bisogna mettere in evidenza una altra situazione molto frequente che è una respirazione orale intesa in senso stretto come abitudine viziata. Ovvero può capitare che il bambino abbia da piccolo (ad esempio 3-4 anni di età) concreti problemi ORL, che poi “passano” o per le terapie, o semplicemente per la crescita che spesso risolve spontaneamente l’immaturità di questi tessuti linfatici. Quindi a 3 anni ha il problema, ma poi, ad esempio a 5 anni, continua a respirare dalla bocca solo perchè ormai si è abituato così! Questa situazione è ancora più subdola perchè poco riconosciuta. L’otorino troverà a quel punto tutto a posto e non potrà proporre terapie. Ma qui sarà preziosa la logopedista che rieducherà con semplici esercizi il bimbo ad usare il naso e non più la bocca, visto che può farlo..! Quindi dobbiamo andare oltre la concezione che la logopedista si occupa solo del linguaggio o della pronuncia. Lei potrà essere efficacissima nel rieducare respirazione, postura linguale e tutto quello che contribuisce in modo prezioso ad evitare se preso per tempo, l’uso dell’apparecchio ortodontico, oppure se proprio necessario, a potenziarne l’effetto, come dicevo prima, ridurre i tempi, prevenire le recidive e così via. Ricordo che non tutte le logopediste si dedicano a questa parte (così come, ad esempio, non tutti i dentisti si dedicano al’ortgnatodonzia) e che la logop. imposta, insegna gli esercizi, ma questi poi DEVONO ESSERE FATTI TUTTI I GIORNI A CASA, con pazienza, costanza e con il dolce ma attento incoraggiamento dei genitori. Possiamo fare un paragone alla ginnastica posturale, che deve essere fatta anche a casa, non solo in palestra, ogni giorno. Questa è ginnastica per lingua e respiro, preziosissima
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