Da recenti studi si è giunti al legame con cui i microrganismi orali contribuiscono allo accrescimento dei disturbi mentali.
Come noto, i batteri possiedono recettori ormonali e possono produrre molecole autoinduttori che agiscono all’interno dei batteri in modo analogo agli ormoni nell’ospite regolando le funzioni di sviluppo di batteri. La bocca rappresenta l’inizio del processo digestivo ed è il punto di ingresso primario per l’accesso di microbi.
Ricerca e norma di analisi
In una ispezione, recenti studi hanno scoperto che i meccanismi causali diretti con cui il microbiota orale coopera all’espansione delle malattie mentali. Gli esaminatori di questa ricerca preliminare hanno analizzato il potenziale legame tra salute orale e salute cerebrale. I pazienti volontari sono stati sottoposti a test per numerose varianti genetiche note per predisporre le persone ad avere carie, la perdita parziale o totale dei denti o denti totalmente mancanti, in relazione a rischi genetici per la cattiva salute orale e la salute cerebrale. I segni di cattiva salute cerebrale sono stati esaminati tramite analisi del cervello dei pazienti volontari. I risultati di questa ricerca preliminare hanno evidenziato che le persone che erano geneticamente inclini a carie, ad avere mancanza di denti o che necessitavano di protesi avevano un carico maggiore di malattie cerebrovascolari silenti ben visibili nelle analisi.
Conclusioni
Dai recenti studi a riguardo, si può concludere che la cattiva salute orale può produrre un calo della salute cerebrale; quindi, l’odontoiatra deve spingere i pazienti a una igiene orale poiché le ripercussioni hanno implicazioni ben oltre il cavo orale stesso. È possibile quindi creare soluzioni e implementare politiche più mirate a impedire malattie orali per prevenire anche i disturbi neuropsichiatrici correlati.
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