La Sintomatologia dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno(OSA) in età infantile rappresenta un crescente problema sanitario e sociale. Una prognosi tardiva e l’assenza di una adeguata terapia di tale sindrome durante il periodo della crescita implicano negli adulti un incremento della morbilità e della mortalità della popolazione affetta. Il sonno è un bisogno primario per gli adulti, ancora di più per i bambini. Nel caso dovesse essere alterato, può provocare un impatto notevole sulla salute del bambino e possibili ripercussioni nell’età adulta, con effetti di spessore sociale, compreso un sovraccarico dei costi sanitari dovuti alle derivanti comorbilità cardiovascolari e metaboliche. La cura e il rimedio per l’OSA, infatti, implicano necessariamente numerosi specialisti, tra cui il pediatra di famiglia, il pediatra pneumatologo esperto in disturbi respiratori nel sonno, l’otorinolaringoiatra, il neuropsichiatra infantile, l’ortodontista ed potenziali altri specialisti come il chirurgo maxillo-facciale”.
La OSA in età pediatrica è una patologia piuttosto frequente, caratterizzata da ostruzione parziale o completa, intermittente e prolungata delle vie aeree superiori, la quale produce un’assenza di flusso respiratorio nel paziente.
In età evolutiva tale sindrome colpisce tra il 3 e il 6% della popolazione, con una premessa prevalente tra il secondo e il sesto anno di età, l’obesità dell’OSA rappresenta il maggior fattore di rischio per la persistenza della patologia anche in età adulta. Sopra i due anni di età le principali cause per la comparsa di questa patologia sono rappresentate dall’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille, l’eccesso di peso e i disformismi cranio-facciali, mentre tra gli 0 e i 23 mesi a favorire l’ostruzione sono principalmente i fattori anatomici quali la forma del viso e irregolarità del cranio, sindromi genetiche, ostruzioni nasali e faringee.
Tra i bambini questa patologia mostra sia sintomi diurni che notturni. Durante il giorno avvisi sintomatici possono essere respiro orale, irritabilità, rinite cronica, voce nasale, cefalea mattutina, insufficiente concentrazione scolastica, diminuzione della crescita. Durante la notte sono, invece, presenti russamento, pause respiratorie nel sonno, respiro orale, cambiamento del colorito epidermico, percezione di soffocamento, paura e agitazione notturna, sudorazione intensa e insonnia. Se non trattata convenientemente, l’OSA può condurre in età pediatrica a complicanze gravi a causa soprattutto delle ipossiemie intermittenti.
La terapia dell’OSA in età infantile prevede un approccio medico-farmacologico a base di corticosteroidi topici nasali, mentre una terapia chirurgica, efficace nel 70-100% dei casi, è riservata al trattamento delle malformazioni cranio-facciali e dell‘ipertrofia adenoidea tonsillare. Infine, il trattamento ortodontico, diretta alla dilatazione del palato duro attraverso l’applicazione di un apparecchio ortodontico fisso, trova indicazione nei bambini con restringimento trasversale della mascella e malo-occlusione dentale.
Un trattamento precoce è essenziale per migliorare l’outcome a lungo termine del bambino, principalmente quando convivono problematiche cognitive e comportamentali. I bimbi non trattati mostrano più spesso insufficienze cognitive delle funzioni neuropsicologiche, con effetti sullo stato dell’intelligenza generale e verbale, sulle funzioni esecutive e di acquisizione, sulla memoria, sul linguaggio, sulle capacità matematiche, sul pensiero astratto e analitico. E’ comprovato che il trattamento delle OSA nei bambini che ne soffrono migliora le loro capacità cognitive e le performance scolastiche e sociali.
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