Vari studiosi hanno recentemente scoperto che esiste un nesso tra una grave malattia parodontale e una leggera insufficienza cognitiva e demenza delle persone più anziane.
La parodontite può raddoppiare le possibilità di declino della cognizione.
Gli studiosi spesso collegano alcune forme di parodontite con altre malattie infiammatorie, un nuovo studio ha suggerito che un cattivo igiene orale può anche avere serie conseguenze sulla funzione cerebrale. I risultati hanno dimostrato che la malattia parodontale, soprattutto in fase avanzata, potrebbe aumentare la possibilità di sviluppare un lieve deterioramento cognitivo e la demenza senile. La malattia è stata spesso collegata con l’artrite, il diabete, il cancro e le malattie cardiovascolari. Ricercatori hanno riportato uno studio che dimostra come la parodontite può essere causata da un parassita, Entamoeba gingivalis, che si nutre delle cellule del tessuto gengivale fino a distruggerlo.
I ricercatori hanno incluso numerose partecipanti con un’età media di 63 anni.
Nessuno dei partecipanti aveva la demenza senile. I ricercatori hanno valutato i partecipanti sulla base di un lieve deterioramento cognitivo e demenza ed hanno eseguito un esame completo che comprendeva la misurazione della profondità di sondaggio parodontale, il sanguinamento e la recessione. Sono stati poi raggruppati in base alla gravità e all’estensione della loro malattia parodontale e al numero di denti persi. All’inizio dello studio, il 22% dei partecipanti non aveva alcuna malattia parodontale, il 12% aveva una lieve malattia parodontale, il 12% aveva una grave infiammazione parodontale e l’8% aveva un basso grado di perdita dei denti. Alcuni dei partecipanti, il 12%, avevano una malattia parodontale nei loro molari, l’11% presentava una grave perdita di denti, il 6% aveva una grave malattia parodontale e il 20% non aveva affatto denti. Al termine dello studio, i ricercatori hanno valutato 4.559 partecipanti su 8.275 che erano stati seguiti in media per 18 anni.
È risultato che la salute dentale della gente su un periodo di 20 anni e trovato che le persone con la malattia gengivale più grave all’inizio dello studio aveva circa il doppio del rischio di lieve insufficienza cognitiva o demenza entro la fine. Tuttavia, la buona notizia era che le persone con una perdita minima dei denti e lieve malattia delle gengive difficilmente sviluppavano problemi di demenza rispetto alle persone senza problemi dentali.
I risultati mostrano che, complessivamente, quasi un quinto dei partecipanti, ovvero 1.569 persone, ha sviluppato la demenza durante lo studio. Ciò comprendeva il 14% dei partecipanti con gengive sane e una serie completa di denti, il 18% di quelli con malattia parodontale lieve, il 22% dei partecipanti con malattia parodontale grave e il 23% dei partecipanti edentuli.
I partecipanti edentuli avevano circa il doppio del rischio di lieve insufficienza cognitiva e demenza rispetto ai partecipanti con gengive sane e una serie completa di denti, mentre quelli con malattia parodontale intermedia o grave e con solo alcuni denti avevano un 20% maggiore di rischio di declino cognitivo rispetto al gruppo sano. I rischi sono stati valutati dopo che i ricercatori avevano preso in considerazione altri motivi che potevano influire sul pericolo di demenza, tra cui il diabete, un alto livello di colesterolo nel sangue e il fumo.
Un’ottima igiene dentale è un modo comprovato per mantenere denti e gengive sane per tutta la vita.
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